Cari lettori di Numismatica Ranieri, all’interno di questo articolo del blog vi parleremo della moneta creata per celebrare l'abdicazione della regina Cristina di Svezia offrendovi anche la storia in essa contenuta. Buona lettura.
L'abdicazione della regina Cristina di Svezia
La rinuncia al trono di Cristina di Svezia dopo la conversione al Cattolicesimo non rappresentò una sconfitta, bensì la massima vittoria per colei che, stabilitasi nell'Urbe, ne nobilitò la vita artistica e il dibattito culturale
Se è vero che l'arte della medaglia ebbe il massimo fulgore soprattutto tra la fine del Quattrocento e la prima metà del Cinquecento, è pur vero che anche dalla metà del XVI secolo e per tutto il XVII grandi, a volte perfino grandissimi, medaglisti quali, solo per citarne alcuni:
- Alessandro Cesati
- i fratelli Bonzagni
- Leone Leoni
- Jean Charles François Cheron
- gli Hamerani
- Girolamo Lucenti
- Massimiliano Soldani
- Gaspare Mola
- Gaspare Morone Mola
Artisti, questi e molti altri ancora, che resero grande la medaglia barocca e la resero grande in modo particolare a Roma, mettendo la loro arte al servizio non solo dei successori di Pietro, ma anche degli alti prelati, dei membri della nobiltà romana, dei personaggi più o meno illustri, tutti desiderosi di servirsi del piccolo tondello metallico, fuso o coniato, per diffondere tra i contemporanei e tramandare ai posteri le loro sembianze e le loro imprese.
E proprio uno dei personaggi più vivaci e più stravaganti degli ambienti culturali e mondani della Roma della seconda metà del secolo XVII fu certamente la regina Cristina di Svezia.
Storia della regina Cristina di Svezia
Figlia di Gustavo Adolfo Wasa, il protestante re di Svezia, si era trovata ad essere regina, naturalmente sotto tutela, a soli sei anni per la morte del padre nella battaglia di Lutzen. Appena raggiunta la maggior età, aveva cominciato a mostrare simpatie per il Cattolicesimo tanto che, dopo qualche anno, nel 1654, aveva abdicato in favore del cugino Carlo Gustavo e cominciato la lunga marcia di avvicinamento a Roma, sia in senso spirituale sia in senso concreto. Aveva abbracciato, quindi, la fede cattolica dapprima privatamente a Bruxelles, nel 1654, poi pubblicamente, nel 1655, ad Innsbruck, dove aveva preso la decisione di stabilirsi nell'Urbe.
Qui era arrivata nel dicembre di quello stesso 1655, accolta trionfalmente da papa Alessandro VII, che per l'occasione aveva fatto ristrutturare dal Bernini la Porta del Popolo, come ricorda la medaglia annuale dell'anno Il di pontificato, il 1656, realizzata dal Morone Mola, che fu imitata da un'altra medaglia simile di Alberto Hamerani, il quale sembrò voler gareggiare in bravura con il Morone Mola, allora incisore camerale.
Donna dal carattere bizzarro ed estroverso, ma di profonda cultura, legò la sua fama soprattutto al cenacolo d'artisti e di letterati, di cui si circondò nel suo palazzo a Roma, in via della Lungara, arredato, seguendo il nuovo gusto tardo-barocco, sia con "cose strane", come, ad esempio, il Bosco Parrasio, splendido parco alle falde del Gianicolo, in cui il gusto del classico giardino all'italiana si mescolava alle rarità dell'orto botanico; sia con "cose rare" da collezionare e, soprattutto, da "investigare", secondo il nascente spirito critico-scientifico: non per nulla il Seicento fu il secolo di Galileo, di Newton, di Copernico.
Ma Cristina fu anche un'appassionata numismatica, che riusci a mettere insieme una celebre collezione di monete romane, e non solo. Ma anche le medaglie a lei dedicate, espressione della migliore arte medaglistica romana, formano un vero e proprio corpus; per lei modellarono, infatti, Massimiliano Soldani, Gasparo Morone Mola, Gioacchino Francesco Travani, Giovanni Battista Guglielmada, Cheron e tanti altri.
Proprio a Massimiliano Soldani si deve una medaglia di Cristina che celebra sia le vittorie della Svezia sui suoi nemici sia, soprattutto, la vittoria della Regina su sé stessa, sulla sua ambizione; la vittoria, cioè, ottenuta con l'abdicazione: la victoria maxima, come indica la legenda.
Il dritto mostra il busto a destra di Cristina di Svezia con i capelli raccolti ed intrecciati con fili di perle; indossa una veste scollata con mantello bordato di ermellino, fermato sulla spalla destra con un fermaglio a losanga: splendido dritto, questo, che servì da modello a tutta una serie di medaglie denominata Gloria Deo, ed ordinate dalla stessa regina costituire una sua "storia metallica", cioè una serie di medaglie commissionata da un personaggio per esaltare le proprie imprese.
D'altronde le "storie metalliche" erano tipiche di questo periodo: basti pensare a quella del Re Sole, a quella medicea o perfino alle serie di restituzione papali, che immortalavano nel metallo non un singolo pontefice, ma l'intera serie dei papi, proponendo - per i primi successori di Pietro - perfino ritratti e stemmi di fantasia.
Il rovescio raffigura, circondata dalla legenda VICTORIA MAXIMA, la Vittoria alata andante a sinistra su globo terrestre che tiene, nella destra levata in alto, una corona di alloro e, nella sinistra, un ramo di palma; in basso, nel campo, a sinistra e a destra della raffigurazione, G[loria] D[eo].
"Questo rovescio - scrive il de Bildt nel suo saggio Les médailles romaines de Christine de Suède - rappresenta la gloria di un regno vittorioso vittorie ottenute [dalla Svezia] su tutti i suoi nemici per terra e per mare ma simile gloria guerresca ha ceduto il posto alla gloria dell'abdicazione, dove ella [Cristina] trionfa su se stessa in questa grande occasione, la più eclatante delle vittorie, che prostra il mondo ai suoi piedi, ed è proprio questa la vittoria che merita d'esser chiamata la più grande: VICTORIA MAXIMA"
Conclusioni
Sperando che questo articolo dedicato a scoprire maggiori dettagli in merito alla moneta raffigurante l'abdicazione della regina Cristina di Svezia sia stato di vostro interesse, restiamo in attesa delle vostre opinioni.
Potete farci sapere cosa ne pensate o inviarci altri consigli attraverso lo spazio commenti riservato o attraverso la pagina contatti. Inoltre per dubbi o curiosità vi invitiamo a visitare la relativa sezione contatti del nostro sito web.
Per qualsiasi informazione o maggiori dettagli il nostro indirizzo email è il seguente: info@numismaticaranieri.it
Alla prossima con le migliori news relative al mondo della numismatica.