Falsi, imitazioni, contraffazioni e riconii
martedì 19 luglio 2022

Cari lettori di Numismatica Ranieri in questo post andremo a parlare di falsi, imitazioni, contraffazioni e riconii cercando di spiegare le differenze tra questi diverse situazioni che si possono creare in campo numismatico.

Nei precedenti post vi avevamo parlato di alcune utili tecniche per capire come pulire le monete rare e probabilmente sarà capitato che qualche appassionato numismatico si possa essere accorto di possedere un falso proprio durante questa operazione di pulizia. Augurandovi che questo non accada mai, cerchiamo di scoprire maggiori dettagli in merito a falsi, imitazioni, contraffazioni e riconii in numismatica. Buona lettura.


Falsi, imitazioni, contraffazioni e riconii

Falsi

Il perché siano nati I falsi è cosa ovvia, quasi banale. I falsi sono nati con scopo di lucro, al fine di raggirare gli sprovveduti che, per un esemplare che non possiede le caratteristiche tecniche dell'originale (peso, titolo, periodo di coniazione, zecca emittente), corrispondevano un valore superiore al reale.

Esistono due tipi di falsi:

  1. quello coevo all'originale, che riveste ugualmente un interesse numismatico
  2. quello contemporaneo, interessante solo a livello di curiosità

Le pene comminate ai falsari erano certamente molto più severe di quelle odierne, basti pensare che all 'epoca longobarda era previsto il taglio della mano.

 

Imitazioni in numismatica

L'imitazione trova invece maggiore diffusione nel XV/XVIII secolo, all' epoca delle signorie e dei principati.

Per far si che le proprie monete venissero confuse, e quindi accettate dai commercianti di altre città, si usava imitare monete più note cambiandone la legenda; tanto bastava perché si confondessero con i pezzi «buoni». Bisogna comprendere che all'epoca l'analfabetismo regnava sovrano e le monete venivano riconosciute da elementi di spicco come lo stemma di una casata o la raffigurazione di un simbolo o del Santo protettore della città.

Cambiare alcuni di questi elementi di spicco come la legenda era un 'esigenza per non incappare in qualche sanzione o, peggio ancora, in una guerra.

 

Cos'è la contraffazione in numismatica

La contraffazione altro non è che la manipolazione di alcuni particolari di una moneta autentica, al fine di renderla di maggiore interesse. E’ il caso di alcuni esemplari che hanno visto trasformare il proprio segno di zecca o la propria data di emissione, comuni, in altri ben più rari (con conseguente rivalutazione, ovviamente). Non sempre il neofita riesce ad accorgersene; dipende dall'abilità del «falsario».

Comunque sia è buona regola esaminare attentamente l'esemplare che vi propongono, meglio se con l'ausilio di una lente. Spesso si chiede agli esperti come può, chi inizia a collezionare, riconoscere i falsi o le contraffazioni. Si può riconoscere un falso solo se si è avuta la possibilità di esaminare ripetutamente molti originali. È pertanto ovvio che una simile esperienza si matura con gli anni e non certamente in breve tempo.

Se così non fosse che significato avrebbe la figura del perito? Da qui si deduce I'importanza della figura del commerciante inteso non solo come venditore ma come serio professionista, capace di distinguere l'autentico dal falso e, se malauguratamente capitasse di ammettere, anche i propri errori. Nel caso di contestazione riguardo l'autenticità di una moneta rivolgetevi ad un perito; con una spesa proporzionata all’importanza dell 'esemplare potrete farvi rilasciare la relativa perizia, meglio ancora se di tipo fotografico.

 

Riconii in numismatica

I riconii appartengono ad una categoria a sé in quanto non nascono con lo scopo di frodare qualcuno. Si tratta invece di una coniazione effettuata da parte della Zecca ufficiale di Stato (e non da privati) ma in epoca successiva a quella di prima emissione ed avvalendosi dei conii originali, recanti quindi un anno antecedente quello di effettiva battitura. Ne sono un chiaro esempio gli esemplari da 8 fiorini e da 4 ducati dell'Austria, recanti il millesimo 1915, o i 20 franchi della Svizzera del 1935. In questo ultimo caso, al fine di rendere possibile la differenziazione tra l' originale dell 'epoca ed il riconio, la Zecca svizzera ha aggiunto dopo la data una sigla (LB).

 

Conclusioni

Sperando di avere offerto qualche interessante indicazione in merito alle differenze tra falsi, imitazioni, contraffazioni e riconii, restiamo in attesa dei vostri preziosi commenti. Vi invitiamo inoltre a scriverci per qualsiasi informazione o maggiori dettagli. L'indirizzo email ufficiale è: info@numismaticaranieri.it