La monetazione medievale moderna
lunedì 6 giugno 2022

Cari lettori di Numismatica Ranieri, oggi vi offriremo interessanti informazioni in merito alla monetazione medievale moderna cercando di raggruppare 2 epoche distinte in unico post. Proveremo a seguire lo stesso stile utilizzato nell'articolo dedicato alla monetazione barbarica indicandovi utili cenni storici, indicazioni sulle monete del periodo ed il loro valore.

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La monetazione medievale moderna

Riuniamo in un unico post due epoche distinte, medievale e moderna, perché in tanti casi una zecca è rimasta attiva nell'arco di questi due periodi. Non ultima la considerazione che è in uso generalizzare chiamando «medievali» anche le emissioni del XVI/XVIII secolo.La moneta medievale è di grande fascino per il richiamo storico, quella moderna lo è maggiormente per quello artistico.

L'età medievale ha inizio con l'avvento di Carlo Magno Re dei Franchi e primo Imperatore d'Italia nel 774 d.C., il quale fu l'ultimo ad emettere il tremisse, prima che la battitura dei nominali in oro venisse sospesa per circa 2 secoli. Fu solo nel XIXI secolo che alcune zecche italiane — Palermo, Amalfi e Salerno — conobbero nuovamente la monetazione aurea. anche se con iscrizioni cufiche e non latine.

Il grosso della produzione si ebbe più tardi: verso la fine del XII secolo Firenze, Messina e Brindisi; nella I metà del XIII secolo Genova e Milano; nella II metà del XIII secolo Napoli e Venezia.

Al metallo prezioso per eccellenza si preferì l'argento col quale vennero coniati ad esempio il grosso ed il denaro, piano o scodellato.

Per le monete spicciole di minor valore l'argento fu legato con grandi quantità di rame, dando vita alla mistura. Soldi, oboli e sesini ma anche medaglie, bianchetti, parpagliole e quattrini costituirono l'ossatura principale del circolante dell' epoca.

L'inizio del medioevo è stato anche chiamato l'età della Fede. Incertezza e paura attanagliavano le popolazioni ogni volta che i Barbari realizzavano le loro incursioni, distruggendo città ed interrompendo comunicazioni e sistemi di commercio. Anche i beni privati, oltre alla propria vita, non erano più sicuri. Per tale motivo si sentì maggiormente il bisogno di aggrapparsi a qualcosa che potesse infondere certezza e tranquillità: la Fede.

Questo è testimoniato dalle monete dell' epoca, sulle quali è sempre rappresentata la croce. Città in guerra fra loro alla continua ricerca dell'indipendenza o dell'espansione sono alcune delle cause che hanno dato vita alle monete.

Nel periodo rinascimentale le Signorie italiane vogliono ostentare la propria ricchezza e potenza con quello che, dai secoli dei secoli, è sempre stato il mezzo propagandistico più efficace: la moneta.

Multipli in oro o argento, scudi, piastre e testoni quasi sempre raffigurano il Duca o il Principe, ritratto di profilo. Al rovescio trovano posto imprese, motti e leggende che valorizzano il personaggio o la casata.

Per approntare i conii furono chiamati grandissimi incisori (Benvenuto Cellini e Leone Leoni, ad esempio) che assolsero al loro compito in modo egregio tanto da fare di questi esemplari i più belli, raffinati e ricercati dell'intera serie italiana.

I metalli usati sono principalmente l'argento ed il rame, a volte mescolati fra loro (mistura) mentre l'oro è raro. Fanno eccezione gli zecchini veneziani e i fiorini di Firenze, uniche monete in oro che si possano trovare con una certa facilità grazie all'elevato numero degli esemplari coniati nell' arco di circa 7 secoli.

Solo in Italia sono quasi 300 le zecche che hanno battuto Moneta, di cui circa 60 incerte e una trentina oggi non più appartenenti all’Italia.

Vengono definite zecche minori quelle di piccole città o borghi che, proprio per la loro scarsa importanza politica, hanno monetato in maniera esigua e per breve tempo.

Unitamente ai ducati d'oro con i multipli e sottomultipli, gli scudi e i testoni in argento sono le monete più belle dell'intera serie, aiutati in questo dal grande modulo e dalle bellissime colorazioni delle patine che spesso possono vantare.

La possibilità di improntare una collezione anche per chi non possiede grandi disponibilità è data dalla presenza di alcune monete (grossi, denari, oboli) che hanno un valore commerciale in molti casi modesto.

Qui di seguito riportiamo l’elenco delle zecche per ordine geografico:


Piemonte

  • Acqui,
  • Alba,
  • Albera,
  • Alessandria,
  • Aosta,
  • Arquata,
  • Asti,
  • Avigliana,
  • Benevello,
  • Biella,
  • Busca,
  • Campi,
  • Carmagnola,
  • Casale,
  • Ceva,
  • Chivasso,
  • Cisterna,
  • Cortemiglia,
  • Crevacuore,
  • Cuneo,
  • Desana,
  • Dogliani,
  • Donnaz,
  • Frinco,
  • Incisa,
  • Ivrea,
  • Messerano,
  • Moncalvo,
  • Novara,
  • Passerano,
  • Pinerolo,
  • Rovegno,
  • Susa,
  • Tassarolo,
  • Torino,
  • Tortona,
  • Valenza,
  • Varce,
  • Vercelli,
  • Vergagni
 

Lombardia

  • Antegnate,
  • Bergamo,
  • Bozzolo,
  • Brescia,
  • Cantù,
  • Castelleone,
  • Castelseprio,
  • Castiglione delle Stiviere,
  • Como,
  • Crema,
  • Cremona,
  • Gazzoldo,
  • Lodi,
  • Maccagno,
  • Mantova,
  • Mesocco,
  • Milano,
  • Monza,
  • Musso,
  • Pavia
 

Liguria

  • Dego,
  • Genova,
  • Loano,
  • Ronco,
  • Savona,
  • Seborga,
  • Torriglia
 

Sardegna

  • Alghero,
  • Bosa,
  • Cagliari,
  • Castelgenovese,
  • Sassari,
  • Villa di Chiesa (Iglesias)
 

Veneto

  • Aquileia,
  • Bressanone,
  • Gorizia,
  • Gradisca,
  • Latisana,
  • Merano,
  • Murano,
  • Padova,
  • Trento,
  • Treviso,
  • Trieste,
  • Venezia,
  • Verona,
  • Vicenza
 

Emilia

  • Bologna,
  • Borgotaro,
  • Brescello,
  • Castiglione de' Gatti,
  • Compiano,
  • Correggio,
  • Faenza,
  • Ferrara,
  • Forlì,
  • Guastalla,
  • Massa Lombarda,
  • Mirandola,
  • Modena,
  • Novellara,
  • Parma,
  • Piacenza,
  • Ravenna,
  • Reggio,
  • Rimini,
  • San Marino
 

Toscana

  • Arezzo,
  • Berignone,
  • Chiusi,
  • Cortona,
  • Firenze,
  • Fosdinovo,
  • Garfagnana,
  • Livorno,
  • Lucca,
  • Luni,
  • Massa di Lunigiana,
  • Massa Marittima,
  • Montalcino,
  • Orbetello,
  • Piombino,
  • Pisa,
  • Ponsanello,
  • Siena,
  • Sovana,
  • Tresana,
  • Volterra.
 

Umbria

  • Foligno,
  • Gubbio,
  • Orvieto,
  • Perugia,
  • Spoleto,
  • Terni.
 

Lazio

  • Castro,
  • Civitavecchia,
  • Montefiascone,
  • Roma,
  • Ronciglione,
  • Tivoli,
  • Viterbo.
 

Marche

  • Ancona,
  • Ascoli,
  • Camerino,
  • Fabriano,
  • Fano,
  • Fermo,
  • Macerata,
  • Matelica,
  • Montalto,
  • Pergola,
  • Pesaro,
  • Recanati,
  • San Severino,
  • Senigallia,
  • Urbino.
 

Italia meridionale continentale

  • Alvito,
  • Amalfi,
  • Amatrice,
  • Aquila,
  • Atri,
  • Bari,
  • Barletta,
  • Belmonte,
  • Benevento,
  • Brindisi,
  • Campobasso,
  • Capua,
  • Casamabile,
  • Chieti,
  • Cittaducale,
  • Fondi,
  • Gaeta,
  • Guardiagrele,
  • Lecce,
  • Luco,
  • Manfredonia,
  • Manopello,
  • Melfi,
  • Mileto,
  • Napoli,
  • Ortona,
  • Salerno,
  • San Giorgio,
  • Sora,
  • Sorrento,
  • Sulmona,
  • Tagliacozzo,
  • Teano,
  • Teramo,
  • Torre Annunziata,
  • Vasto.
 

Sicilia

  • Catania,
  • Messina,
  • Palermo
 

Conclusioni

Sperando di avere offerto qualche spunto interessante relativamente alla monetazione medievale moderna, vi invitiamo a scriverci per qualsiasi informazione o maggiori dettagli.

L'indirizzo email ufficiale è: info@numismaticaranieri.it