Cari lettori del sito Numismatica Ranieri nell'articolo vi parleremo dell'oro contro le "Fiat Curencies" offrendo un'analisi sulla conservazione del valore dell'oro nel tempo. Vi ricordiamo inoltre che per maggiori informazioni sull'andamento dell'oro potete sempre consultare la pagina delle monete in oro da investimento, aggiornata quotidianamente in funzione dell'evoluzione del mercato.
Oro contro “Fiat Currencies”, valore in crescita contro denaro “di carta”
Che cosa significa esattamente quando gli esperti affermano che l'oro è una "riserva di valore" e "una copertura contro l'inflazione"? Un tempo le monete erano “a valore intrinseco” ossia contenevano una quantità di metallo prezioso – oro o argento – proporzionale alloro valore nominale.
Il mondo attuale è invece dominato dalle fiat currencies che, nel linguaggio economico, sono le valute cartacee inconvertibili, generalmente accettate come mezzo di pagamento in quanto dichiarate a corso legale (detto anche “forzoso”) dagli stati o dalle banche centrali che le emettono, indipendentemente dal loro valore intrinseco che, di fatto, è nullo.
Con questo criterio, i governi delle economie legali possono letteralmente stampare carta moneta "dal nulla", cosa impossibile dafare con una valuta sostenuta dall'oro. Il metallo prezioso, dunque, non perde intrinsecamente valore e, casomai, il suo prezzo si adegua alla svalutazione delle monete come euro, dollaro, sterlina e yen.
Comprare oro per resistere all'inflazione è dunque una pratica virtuosa, specie in una prospettiva di media o lunga durata: quando l'aumento dei prezzi consuma i tuoi risparmi riducendone il potere d'acquisto, l’oro si apprezza in proporzione – o di più, in caso di crisi economiche, geopolitiche o come nella recente emergenza corona virus – fornendo una copertura contro l'inflazione.
Accennavamo quindi al fatto che la crescita nel tempo della quotazione dell’oro “può battere l’inflazione”. Il potere d'acquisto dell'oro –in effetti - è molto aumentato nella zona euro dal 1999, anno in cui è nata formalmente la valuta comunitaria. Ciò significa che il prezzo dell'oro ha superato la crescita dei prezzi al consumo. Il potere d'acquisto dell'oro, in media, è aumentato di uno sbalorditivo 350% in vent’ anni. Un prezzo che, ovviamente, può essere volatile, a volte, ma per periodi più lunghi conserva il suo potere d'acquisto, con il vantaggio di non avere alcun rischio di controparte e, quindi, resistere a ogni crisi.
Cento euro nominali del 1999 – quando vennero fissati i tassi di cambio con le valute preesistenti - equivalgono come potere d'acquisto a 142,45 euro nel 2020, con una differenza di 42,45 euro in ventuno anni. Ciò significa che ci vogliono 142,45 euro di oggi per acquistare lo stesso paniere di merci per cui bastavano 100 euro nel 1999.
Nel corso di 20 anni, tuttavia, il prezzo dell'oro in euro è aumentato del 555%. Dal punto di vista storico, l'euro è una valuta giovane, ma come si vede ha già perso l'85% del suo valore rispetto all'oro. Ciò conferma la storica“bontà” dell’investimento in oro e l'instabilità del denaro cartaceo a corso forzoso.