ROMA
Paolo III (Alessandro Farnese), 1534-1549. Scudo d'oro.
Au gr. 3,34
Dr. PAVLVS III PONT MAX Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate; giglio in cimasa. Rv. S PAVLVS VAS ELECTIONIS S. Paolo nimbato, stante di fronte, con il libro e la spada puntata al suolo; sotto, nel giro, giglio.
Munt. 19; B. 904; Fried. 65.
Raro. Conio del Cellini di finissimo stile. Più che SPL
Benvenuto Cellini, in un passo preso dalla sua “Vita”, ci racconta: ” Cominciai a fare le stampe degli Scudi nelle quali io feci un mezzo San Pagolo con un motto di lettere che diceva: VAS ELECTIONIS ”, quando la zecca di Roma era appaltata al fiorentino Giacomo Balducci. Il Martinori ritenne che questo scudo d’oro fosse stato coniato a cavallo degli anni 1534 e 1535, in un periodo travagliato della sua turbolenta esistenza, infatti, appena morto papa Clemente VII, Cellini aveva ucciso il suo rivale e nemico, il pesatore della zecca Pompeo de Capitaneis. Questo avvenimento aveva scatenato l’ira dei nemici dell'artista. Malgrado la protezione di Paolo III che, dopo il rappacificamento con la famiglia de Capitaneis, il 17 ottobre 1534 gli aveva rilasciato un salvacondotto, il Cellini fu costretto a fuggire da Roma per rientrarvi solamente nel marzo dell’anno successivo.