MILETO
Ruggero I d'Altavilla Conte di Calabria e di Sicilia, ca 1060-1101. Trifollaro.
Æ gr. 7,68
Dr. ROQ - E - RIVS - COME. Ruggero a cavallo verso s., regge scudo e stendardo. Rv. +MARIA - MATER DNI. La beata Vergine nimbata, seduta verso s. col Bambino.
Biaggi 1583; MEC 14, 93-101; MIR 497.
Raro. q. BB
L’attribuzione di questa moneta a Mileto è supportata dai due grandi studiosi P.Grierson e la Prof.ssa L.Travaini. Non ci sono prove dell’esistenza di una zecca a Mileto, ma l’attribuzione a questa città appare confermata dagli ultimi rinvenimenti locali. L.Travaini non esclude tuttavia un’emissione a Messina.
La moneta testimonia il successo raggiunto da Ruggero I che, dopo la morte di Guiscardo, era diventato il più forte signore normanno, ricevendo nel 1088 il Papa Urbano II a Troina e ottenendo nel 1098 la legazia apostolica. La figura del cavaliere ricorderebbe l’impresa di Sicilia, considerata come una crociata contro gli infedeli. Ruggero I attribuiva gran parte del successo delle sue vittorie alla intercessione della Vergine
Il peso di queste monete (il triplo degli altri follari, anche se spesso appare variabile) si giustificherebbe per la Travaini con la necessità di mettere in circolazione nominali maggiori in mancanza di monete d’argento.
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